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Kilométrage
36 000 km
Transmission
Boîte manuelle
Année
08/1973
Carburant
Essence
Puissance kW (CH)
228 kW (310 CH)
Vendeur
Pro
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Rapport de qualité
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Demande d'inspectionDonnées de base
- Carrosserie
- Coupé
- État
- Ancêtre
- Transmission
- Arrière
- Sièges
- 2
- Portes
- 2
- N° d'annonce
- ILD888
Historique du véhicule
- Kilométrage
- 36 000 km
- Année
- 08/1973
Caractéristiques Techniques
- Puissance kW (CH)
- 228 kW (310 CH)
- Transmission
- Boîte manuelle
- Cylindrée
- 4 700 cm³
Consommation en énergie
- Carburant
- Essence
Equipement
- Confort
- Sellerie cuir
Couleur et Garnissage Intérieur
- Couleur extérieure
- Bleu
- Type de peinture
- Métallisé
- La couleur de l'intérieur
- Beige
- Garniture
- Cuir
Description
AUTOVETTURA DI ELEVATA RILEVANZA STORICA
RESTAURO DIMOSTRABILE CON FATTURE COMPLESSIVE DA OLTRE 50.000 EURO
C'è un'auto che ha segnato la storia con stile e tecnica: la 𝓜𝓪𝓼𝓮𝓻𝓪𝓽𝓲 𝓑𝓸𝓻𝓪. Il suo design porta la firma di Giorgetto Giugiaro e della Italdesign, ed è un'armoniosa combinazione di stile e tecnica. Il muso affilato, la calandra con il Tridente, la fiancata liscia, e il posteriore a coda tronca rendono questa auto un'opera d'arte su strada. La Maserati Bora è stata la prima vettura stradale del Tridente a utilizzare la configurazione del motore posteriore centrale, anticipando le tendenze della Formula 1. Il suo restauro, documentato con oltre 50.000 euro di fatture, la rende un'opera d'arte su ruote. La Bora, nome di un vento famoso, è spinta da un V8 da 4,7 litri, capace di 310 cavalli a 6.000 giri. Con un cambio a 5 marce, sospensioni indipendenti su tutte le ruote e ammortizzatori telescopici, questa auto è stata all'avanguardia nella sua epoca. Nonostante siano trascorsi anni dalla sua produzione, la Maserati Bora è più attuale che mai e continua a incantare gli appassionati di tutto il mondo. E’ un capolavoro di ingegneria firmato da Giulio Alfieri. Sei pronto a possedere un pezzo di storia automobilistica?
Ci sono delle vetture che lasciano il segno, vuoi per lo stile oppure per la tecnica. La Maserati Bora è una di queste e nel suo caso sono entrambe le motivazioni a imprimere una traccia nella storia dell'auto. Parlando di design, la matita che ha firmato la Bora è quella di Giorgetto Giugiaro e della Italdesign, a cui Maserati commissionò prima lo studio di "una vettura sportiva con motore posteriore centrale che esaltasse prestazioni, design, comfort e sicurezza" e poi la linea del modello definitivo. L’impostazione era futuristica, il muso si presentava basso e sottile quasi affilato per voler perforare l’aria, mentre la calandra era caratterizzata da due prese d’aria a forma rettangolare con un Tridente al centro. La fiancata, perfettamente liscia, era divisa centralmente da un sottile filetto profilato di gomma nero, mentre il posteriore terminava a coda tronca.
Parlando invece di caratteristiche tecniche, fu la prima vettura stradale del Tridente ad utilizzare questa configurazione del propulsore, seguendo una tendenza che si era imposta già da qualche anno in Formula 1. In ogni caso, sono trascorsi esattamente cinquanta anni dal marzo del 1971, quando il Salone di Ginevra fece da palcoscenico al debutto del Maserati Bora, che oggi è più attuale che mai, visto che al suo layout si ricollega quello della MC20.
Tornando alla Bora, come molte altre Maserati, anche lei porta il nome di un vento famoso, mentre a spingerla ci pensava il collaudato V8 da 4,7 litri, capace di erogare 310 cavalli a 6.000 giri, montato in posizione longitudinale su un telaietto ausiliario applicato alla scocca portante. Nel 1973 fu affiancato dal più potente 4,9 litri che aveva 335 CV e che poteva spingere la supercar modenese oltre i 280 km/h, con un comfort ammirevole per una vettura di quel genere e di quell'epoca.
La Bora aveva anche altre caratteristiche peculiari, come i fari a scomparsa, il gruppo cambio-differenziale a sbalzo sull'asse posteriore, le sospensioni tutte indipendenti (per la prima volta in una Maserati), i freni a disco, la frizione monodisco a secco, il cambio a 5 marce e gli ammortizzatori telescopici. Tutto il progetto meccanico portava la firma dell’ingegnere Giulio Alfieri.
La storia della Maserati Bora si concluse nel 1978, con un totale di 564 esemplari prodotti, a cui va aggiunta la spettacolare Boomerang, un prototipo coupé realizzato da Giugiaro con soluzioni avveniristiche nella meccanica e nella carrozzeria a cuneo
RESTAURO DIMOSTRABILE CON FATTURE COMPLESSIVE DA OLTRE 50.000 EURO
C'è un'auto che ha segnato la storia con stile e tecnica: la 𝓜𝓪𝓼𝓮𝓻𝓪𝓽𝓲 𝓑𝓸𝓻𝓪. Il suo design porta la firma di Giorgetto Giugiaro e della Italdesign, ed è un'armoniosa combinazione di stile e tecnica. Il muso affilato, la calandra con il Tridente, la fiancata liscia, e il posteriore a coda tronca rendono questa auto un'opera d'arte su strada. La Maserati Bora è stata la prima vettura stradale del Tridente a utilizzare la configurazione del motore posteriore centrale, anticipando le tendenze della Formula 1. Il suo restauro, documentato con oltre 50.000 euro di fatture, la rende un'opera d'arte su ruote. La Bora, nome di un vento famoso, è spinta da un V8 da 4,7 litri, capace di 310 cavalli a 6.000 giri. Con un cambio a 5 marce, sospensioni indipendenti su tutte le ruote e ammortizzatori telescopici, questa auto è stata all'avanguardia nella sua epoca. Nonostante siano trascorsi anni dalla sua produzione, la Maserati Bora è più attuale che mai e continua a incantare gli appassionati di tutto il mondo. E’ un capolavoro di ingegneria firmato da Giulio Alfieri. Sei pronto a possedere un pezzo di storia automobilistica?
Ci sono delle vetture che lasciano il segno, vuoi per lo stile oppure per la tecnica. La Maserati Bora è una di queste e nel suo caso sono entrambe le motivazioni a imprimere una traccia nella storia dell'auto. Parlando di design, la matita che ha firmato la Bora è quella di Giorgetto Giugiaro e della Italdesign, a cui Maserati commissionò prima lo studio di "una vettura sportiva con motore posteriore centrale che esaltasse prestazioni, design, comfort e sicurezza" e poi la linea del modello definitivo. L’impostazione era futuristica, il muso si presentava basso e sottile quasi affilato per voler perforare l’aria, mentre la calandra era caratterizzata da due prese d’aria a forma rettangolare con un Tridente al centro. La fiancata, perfettamente liscia, era divisa centralmente da un sottile filetto profilato di gomma nero, mentre il posteriore terminava a coda tronca.
Parlando invece di caratteristiche tecniche, fu la prima vettura stradale del Tridente ad utilizzare questa configurazione del propulsore, seguendo una tendenza che si era imposta già da qualche anno in Formula 1. In ogni caso, sono trascorsi esattamente cinquanta anni dal marzo del 1971, quando il Salone di Ginevra fece da palcoscenico al debutto del Maserati Bora, che oggi è più attuale che mai, visto che al suo layout si ricollega quello della MC20.
Tornando alla Bora, come molte altre Maserati, anche lei porta il nome di un vento famoso, mentre a spingerla ci pensava il collaudato V8 da 4,7 litri, capace di erogare 310 cavalli a 6.000 giri, montato in posizione longitudinale su un telaietto ausiliario applicato alla scocca portante. Nel 1973 fu affiancato dal più potente 4,9 litri che aveva 335 CV e che poteva spingere la supercar modenese oltre i 280 km/h, con un comfort ammirevole per una vettura di quel genere e di quell'epoca.
La Bora aveva anche altre caratteristiche peculiari, come i fari a scomparsa, il gruppo cambio-differenziale a sbalzo sull'asse posteriore, le sospensioni tutte indipendenti (per la prima volta in una Maserati), i freni a disco, la frizione monodisco a secco, il cambio a 5 marce e gli ammortizzatori telescopici. Tutto il progetto meccanico portava la firma dell’ingegnere Giulio Alfieri.
La storia della Maserati Bora si concluse nel 1978, con un totale di 564 esemplari prodotti, a cui va aggiunta la spettacolare Boomerang, un prototipo coupé realizzato da Giugiaro con soluzioni avveniristiche nella meccanica e nella carrozzeria a cuneo
Leasing
detailpage.leasing.title Autoexclusive & Limo’s rent
detailpage.leasing.oneTimeCosts
- detailpage.leasing.configurator.downPayment
- € 0,-
- shared.listItem.leasing.transferCost
- € 990,-
- shared.listItem.leasing.registrationCost
- € 0,-
- detailpage.leasing.total
- € 990,-
detailpage.leasing.generalData
- detailpage.leasing.totalLeaseAmount
- € 25.732,01
- detailpage.leasing.contractType
- Kilometerleasing
- detailpage.leasing.mileage p.a.
- 10.000 km
- detailpage.leasing.leasingFactor
- 0,92
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- detailpage.leasing.duration
- 60 Monate
- detailpage.leasing.monthlyInstallment
- € 412,37
detailpage.leasing.additionalInformation
- detailpage.leasing.moreKmCosts
- € 0,0000
- detailpage.leasing.reducedKmPayment
- € 0,0000
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detailpage.leasing.loanBrokerage Renault Bank / Renault Leasing - Geschäftsbereich der RCI Banque S. A. Niederlassung Deutschland, Jagenbergstraße 1, 41468 Neuss
Die Angaben entsprechen zugleich dem 2/3 Beispiel nach § 6a Abs. 3 PAngV.
Vendeur
ProAutoexclusive & Limo’s rent
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- Prix du concessionnaire
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